L'abilità del degustatore

"...il valore di un degustatore non dipende soltanto dalla sua sensibilità come strumento recettivo né dalla sua capacità di rionoscere gli odori, i gusti e di apprezzarne l'armonia; esso dipende anche dalla sua capacità di descrivere le proprie impressioni. Non é sufficiente che abbia un palato esercitato e dei sensi attenti e allenati, una memoria pronta e docile e che sappia porsi nelle condizioni migliori per giudicare un vino; é necessario che possa tradurre chiaramente le proprie reazioni sensoriali. Egli deve possedere un vocabolario gustativo sufficientemente esteso per esprimere le proprie percezioni e motivare i propri giudizi. Ciò che fa la reputazione di un degustatore è in gran parte il suo modo di parlare del vino, la sua chiarezza, la precisione, le sfumature dei suoi commenti. Ma diffidate dell'eloquente: sa parlare meglio di quanto non sappia assaggiare".

Emile Peynaud, Il gusto del vino

 

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